Per migliorare l'accuratezza e l'affidabilità dei dati riportati dai sensori a basso costo, IQAir calibra e convalida queste letture utilizzando i seguenti metodi:

Calibrazione dei dati: correzione per le condizioni ambientali

I sensori laser/ottici misurano il PM2,5 quantificando la quantità di luce riflessa da un raggio laser. Poiché la diffusione della luce osservata da una particella dipende da parametri quali la dimensione, la forma e la densità delle particelle, i fattori ambientali che influenzano questi parametri possono contribuire all'errore di misurazione. L'umidità elevata è uno di questi fattori ambientali che fa apparire le particelle più grandi e più dense. Di conseguenza, le misurazioni effettuate dai sensori laser in un ambiente umido possono sovrastimare la concentrazione di PM2,5.

Per regolare le variazioni iperlocali dell'aria, IQAir utilizza i monitor di attenuazione beta (BAM), come quelli ampiamente utilizzati dai governi, come riferimento locale per le condizioni. Calibrando i sensori più economici con i monitor di attenuazione beta più vicini o con i monitor di attenuazione beta in ambienti simili, è possibile scoprire quali fattori (ad esempio l'umidità) possono contribuire all'errore di misurazione, in che misura e quando, e regolarsi di conseguenza. Ad esempio, utilizzando una formula di calibrazione per rendere i valori di un monitor a basso costo in una posizione specifica più simili a quelli di un monitor di attenuazione Beta nella stessa posizione, è possibile trovare la correzione media ottimale necessaria per un ambiente specifico.

Convalida dei dati: identificare e prevenire la pubblicazione di anomalie dei sensori

Tutti i sensori, compresi i monitor governativi di attenuazione beta, possono segnalare anomalie o dati imprecisi. I motivi possono essere periodi temporanei di manutenzione o emissioni iperlocali temporanee in prossimità del sensore.

Il sistema di convalida dei dati basato su cloud di IQAir identifica immediatamente le potenziali anomalie pubblicate da una stazione e le confronta con altre misurazioni vicine per verificare se il picco è rappresentativo o un'anomalia. In questo caso, se il dato sembra essere un'anomalia (come ad esempio un picco improvviso di PM2,5 da 10 ug/m3 a 100 ug/m3, che non trova riscontro nelle stazioni vicine) il valore verrà rimosso dal set di dati.

Oltre alle correzioni di calibrazione e convalida dei dati fornite alle letture dei sensori a basso costo, è importante notare che il formato dei dati della piattaforma IQAir è diverso da quello della piattaforma PurpleAir. Mentre PurpleAir pubblica i dati online in uno standard di incremento di 10 minuti, la piattaforma IQAir pubblica i dati online in uno standard di incremento di un'ora. In questo caso, gli incrementi si riferiscono all'intervallo di tempo per il quale le misure in tempo reale vengono mediate.

La piattaforma PurpleAir offre anche una "media di 1 ora" nel widget popup della stazione. Questa media oraria viene aggiornata con incrementi di 10 minuti per riflettere esattamente l'ora passata. Di conseguenza, questo può anche differire dallo standard di IQAir, che riporta sempre i dati in incrementi orari all'inizio di un'ora.

Perché IQAir utilizza incrementi di un'ora per riportare i dati sull'inquinamento?

Per adeguarsi allo standard stabilito da molti esperti di qualità dell'aria in tutto il mondo, IQAir impiega lo standard dell'incremento di un'ora per i sensori a basso costo. Seguendo questo standard, la comparazione dei dati con le fonti originali e con le stazioni governative ufficiali è più pertinente.